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Bella, fulgida stella che all’orizzonte appari coi Tuoi fari di luce nella notte fonda,
quando un Tuo figlio Ti invoca:
«O Madonna, speranza mia»,
Tu che sei Madre del Divino, ascolta la mia preghiera.
Vorrei poggiar il capo sul Tuo sen virgineo,
e con le mie braccia stringerTi al petto,
come un giorno Tu stringesti il Diletto, Pastor dell’immenso gregge.
Bella, assisa sul trono d’un mondo immenso, denso d’amarezza,
nell’ebbrezza della Tua Potenza, o Maria, vita mia Tu sei.
Il Tuo Cuor di sofferenza pieno,
invita il figliol a prostrarsi ai Tuoi piè in riverentia e affetto.
Donna dai lineamenti dolci e soavi,
che tieni nelle mani le chiavi del Regno dei Cieli,
conserva un posto anche a me e a tutti quelli che hanno servito il Tuo Figlio Gesù.
Guarda a questa terra intrisa di sangue che langue alla ricerca di pace,
e provvedi con la Tua tenerezza,
mentre volgi i Tuoi dolci occhi di lacrime pieni.
Proteggi il peccator pentito,
e col Tuo dito segnalo al Tuo Figliol che il mondo regge perché anch’egli fa parte del Suo gregge.
Sorella dei naufraghi,
potente liberatrice degli ossessi,
forze dei tribolati,
speranza dei carcerati,
ultimo rifugio dei disperati,
veglia, o messaggera d’Amore, Immacolata più di un fiore.
Nel silenzioso deserto diffondi il Tuo profumo quasi a dar vita al nulla di quel luogo solitario dove Tu,
qual vegliardo, custodisci fin nelle estremità della sua esistenza.
Maria, Nome dolce e soave, sii benedetta.
Tu, la concepita senza peccato perché sei la Madre del Dio vivente che a noi s’è dato qual cibo per ristorar le ossa fredde ed intirizzite.
Coprici col Tuo manto, gran Regina, perché dalla sera alla mattina,
vogliamo stare appresso a Te perché sei nostra Madre.