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La parola "Non ho tempo" la diciamo e l'ascoltiamo così spesso che ci pare come un condensato dell'esperienza comune. Noi abbiamo un'acuta percezione della sproposizione tra il tempo che abbiamo e le sempre più numerose opportunità a nostra disposizione, e insieme le molteplici scadenze, urgenze, attese che ci incalzano.
Ma se potessimo dilatare a dismisura il nostro tempo, se potessimo avere, come talora ci capita di desiderare, una giornata di quarantotto ore invece di ventiquattro, la nostra inquietudine si placherebbe? Certo, riusciremo a fare molte più cose (almeno lo pensiamo). È pero questo ciò di cui abbiamo bisogno?
Non credo.
L'ansia che ci prende al pensiero dello scorrere del tempo non dipende dal numero delle ore che abbiamo a disposizione.
(incipit, Sto alla porta del card. C.M.Martini)