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"Per l’indigenza di mamma e papà per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza, per le pecore rognose : grazie, mio Dio!
Bocca di troppo da sfamare che ero; per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie! Grazie o mio Dio, per il Procuratore, per il Commissario, per i Gendarmi, per le dure parole di Peyremale.
.... per coloro che mi hanno presa per pazza, per coloro che mi hanno presa per bugiarda, per coloro che mi hanno presa per interessata, grazie!.
Per l’ortografia che non ho mai saputa, per la memoria che non ho mai avuta, per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie!
Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra una bambina più stupida di me, avreste scelto quella! Per la mia madre morta lontano, per la pena che ebbi quando mio padre, invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette, mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù!
Grazie per aver abbeverato di amarezza questo cuore troppo tenero che mi avete dato. Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata: "Buona a nulla".
Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura, le sue ingiustizie, le sue ironie, e per il pane della umiliazione, grazie!
Grazie per essere stata quella cui suor Teresa Poteva dire :"Non me ne combinate mai abbastanza". Grazie per essere stata quella privilegiata dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano: "Che fortuna non essere come Bernadette!"
Grazie di essere stata Bernadette, minacciata di prigione perché vi avevo vista, Vergine Santa ! ...
Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore, per la vostra notte e per i vostri baleni, per i vostri silenzi e i vostri fulmini; per tutto, per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!."