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Signore, sono stanco di questi continui malesseri, di questi disturbi snervanti e ridicoli, di tutta questa stanchezza, quando non ho fatto nulla di straordinario.
Sono stanco di queste continue indisposizioni, che fanno dire a chi mi sta vicino: "Ma quest'uomo ha sempre qualcosa...".
Si, ho sempre qualcosa.
Ben inteso, nulla di grave, nulla che spinga gli altri a considerarmi con quel rispetto, misto a timore, che si ha generalmente in tali occasioni...
Quando si dice: "Potrebbe capitare anche a me...".
Niente di tutto questo. Ciò che ho, non sono che sciocchezze, dei niente.
Dei niente che non fanno paura a nessuno: un'emicrania oggi, una influenza domani, poi sarà la volta del fegato, e così di seguito.
Dei niente, ecco tutto.
Me è un continuo. E finisco col perdere la pazienza.
Mi accade, talvolta, di sognare una vita forte, priva di malattie...
Una bella vita, piena di vigore, che mi troverebbe ogni mattina riposato, fresco, pronto ad impormi con un sorriso...
Una bella vita immaginaria...
Aggiungo che mi vien voglia di invidiare gli altri, quelli che stanno bene.
Trovo ingiusto il loro aspetto riposato, il loro colorito fresco, i loro pasti senza paure n‚ privazioni...
E quel sorriso che hanno per dirmi: "Oh! che cos'ha di nuovo questa mattina?", con quell'aria di persone che sanno nemmeno di che si tratta.
Perdonami, Signore, di essere stato ingiusto. So che non è del tutto colpa mia.
Ma, voglia o non voglia , li ho guardati con rancore. E' assurdo.
Fa, o Signore, che capisca... che essi non mi capiscono.
Dammi la forza di volontà, che costa così cara, quando non si ha voglia di nulla.
La forza di non lasciassi andare, come dicono le brave persone. La forza di essere impeccabile, nonostante tutto.
Signore, aiutami a portare le mie piccole miserie con eleganza.
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