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Maestro e Signore,
io non merito che tu t'introduca
sotto il tetto della mia anima,
ma dato che vuoi, come amico degli uomini,
prendere dimora in me,
io ti accosto con audacia.
Tu ordini che io apra quelle porte
che tu solo hai creato,
per entrare con il tuo costante amore.
Tu entrerai
e illuminerai il mio pensiero infangato:
lo credo, perché tu
non hai mandato via quelli che venivano a te,
né hai respinto il pubblicano penitente,
ma tutti coloro che si avvicinavano a te nella conversione,
li hai annoverati nel numero dei tuoi amici, tu che sei il solo benedetto,
in ogni tempo, ora e nei secoli senza fine. Amen!
San Giovanni Crisostomo