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"Paolo desidera che i cristiani abbiano una fede "matura", una "fede adulta".
La parola "fede adulta" negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso.
Ma lo s’intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol credere e non credere – una fede "fai da te", quindi.
E lo si presenta come "coraggio" di esprimersi contro il Magistero della Chiesa.
In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso.
Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo "schema" del mondo contemporaneo.
È questo non-
Così fa parte della fede adulta, ad esempio, impegnarsi per l’inviolabilità della vita umana fin dal primo momento, opponendosi con ciò radicalmente al principio della violenza, proprio anche nella difesa delle creature umane più inermi.
Fa parte della fede adulta riconoscere il matrimonio tra un uomo e una donna per tutta la vita come ordinamento del Creatore, ristabilito nuovamente da Cristo.
La fede adulta non si lascia trasportare qua e là da qualsiasi corrente.
Essa s’oppone ai venti della moda.
Sa che questi venti non sono il soffio dello Spirito Santo; sa che lo Spirito di Dio s’esprime e si manifesta nella comunione con Gesù Cristo".
Tratto dall’omelia del Santo Padre Benedetto XVI
Solennità dei Santi Pietro e Paolo
Primi Vespri in occasione della chiusura dell’Anno Paolino
Basilica di San Paolo Fuori le Mura
Domenica, 28 giugno 2009
Per chi volesse leggere l’intera omelia: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2009/documents/hf_ben-