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«Chi sei tu?» chiesi una volta a un diavolo che possedeva una giovane donna. La costringeva a mangiare, mangiare e ancora mangiare. Ingoiava chili di pane e pizza ogni giorno. Ma non era mai sazia. E soprattutto non ingrassava. Era magra e fragile come un fuscello. Ma ingorda come una bestia feroce che non mangia da giorni. Le portavano intere teglie di pizza che sparivano dentro la sua bocca con una velocità incredibile. Vederla mangiare era uno spettacolo tremendo, terribile.
«Chi sei tu, dimmelo nel nome di Cristo!»
«Io sono Dio.»
«Non mentire! Dio è uno solo. E tu lo conosci bene.»
«No, io sono Dio. Io sono colui che il mondo adora. Il tuo Dio non è Dio e presto non esisterà più.»
«Taci mentitore. Dio è il Signore del cielo e della terra e tu a lui devi restare assoggettato.»
«Tu non sai niente, prete. Guardati intorno. È pieno di miei discepoli. Chi sono io per loro? Sono Dio.»
«Tu puoi dire ciò che vuoi. Ma Dio è uno solo. E nel suo nome ti ordino di andartene da questa donna. Di lasciarla libera. Vattene Satana.»
«Io non me ne vado. E anche se me ne vado resto. Resto in altri corpi. Rimango in altre vite. Il mondo è mio e sarà mio per sempre.»
«Il mondo è di Dio. E sempre stato suo. E tu sei destinato soltanto a soccombere.»
«Io non soccomberò. Presto un mio Figlio verrà adorato da tutti. Lo chiameranno Dio»..."
(Padre Gabriele Amorth, L'ultimo esorcista, Edizioni Piemme, 2012)