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Quando nel corso degli umani eventi è in pericolo la propria sanità mentale, diventa necessario alzare una voce nel deserto.
È in nome della giustizia per le genti... ma soprattutto per me... che pronuncio la seguente dichiarazione, nella speranza che assicuri la pace della mente a tante persone.
La dichiarazione dei diritti del bambino:
Articolo primo: è severamente proibito a chiunque abbia l'abitudine di mangiare aglio avvicinarsi a meno di cinque chilometri da un lattante, pena l'annegamento per sputo.
Articolo secondo: qualunque idiota venga sorpreso a fare il solletico sotto i piedi di un lattante fino a farlo svenire, o a buttarlo in aria appena mangiato, incorrerà in severissime pene pecuniarie.
Articolo terzo: il lattante colpevole di minzione improvvisa in grembo ad amici o parenti in visita avrà diritto a un veloce cambio di pannolini. Pubbliche dichiarazioni, descrizione di particolari e visite turistiche al sopramenzionato non sono considerati necessari.
Articolo quarto: la decisione di mangiare o meno omogeneizzato di pollo spetta al «nutrito», non alla «nutrice». Se poi il nutrito deciderà di sputare l'omogeneizzato di pollo di cui sopra in faccia alla nutrice, l'atto dovrà essere considerato l'espressione di un'opinione, non una dichiarazione di guerra.
Articolo quinto: ai bambini dev'esser lasciata piena libertà di vocalizzo, anche in chiesa, nei luoghi pubblici, durante i film e nelle ore notturne.
Non hanno ancora avuto modo di imparare che le risate e l'allegria devono durare tutta una vita e quindi non vanno sprecate.
Primo emendamento: è severamente proibito alloggiare un neonato in una casa priva di teneri abbracci, amore e risate.
(Bombeck Erma)
Fonte: “Se la vita è un piatto di ciliegie, perché a me capitano solo i noccioli?” di Erma Bombeck