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Sandro Botticelli, Natività Mistica, 1501.
Leonardo da Vinci derise bonariamente (ma non troppo) il Botticelli, artista legato alla tradizione e, a suo parere, incapace di ottenere con precisione la prospettiva. Quest'ultima opera del Botticelli mostra quanto fosse profonda e tradizionale la sua arte: la scena è scandita ritmicamente da ripetizioni e armonie cromatiche, tutto è profondamente ed eloquentemente simbolico. Le proporzioni stesse rispettano una gerarchia ontologica piuttosto che il rapporto di vicinanza dallo spettatore che non può, né deve, esser protagonista della scena, il cui centro è il Cristo, Luce del Mondo. Sopra e sotto la Caverna, gli angeli si abbracciano (pacem in terris) e danzano a una divina armonia, mentre il cielo letteralmente si apre come una porta, per lasciar discendere il Salvatore. Un quadro che meriterebbe ore e ore di meditazione.