Incontri di testimonianza in attesa della Pasqua di Resurrezione - leggoerifletto

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Incontri di testimonianza in attesa della Pasqua di Resurrezione

Incontri di testimonianza in attesa della Pasqua di Resurrezione

“...Dio ha bisogno di uomini veri, non di comparse..”
Scusa Signore, se bussiamo alla porta del Tuo Cuore siamo noi.
Scusa Signore, se chiediamo mendicanti dell'amore un ristoro da Te.
Così la foglia, quando é stanca cade giù ma poi la terra ha una vita sempre in più così la gente, quando
é stanca vuole Te e Tu Signore, hai una vita sempre in più sempre in più.

(Via Crucis tratta da “L'ultimo sì” - Paolo Curtaz - schema usato al Colosseo nel Venerdì Santo)

“Venite, presto, hanno arrestato il Nazareno, questa volta ha davvero esagerato, ha passato il limite! Il
suo modo di parlare della legge troppo audace. La sua presunzione sconfinata. La sua vita blasfema.
Chiamava Dio suo padre facendosi uguale a lui. Venite andiamo a vedere lo spettacolo”

PRIMA STAZIONE – GESU' NELL'ORTO DEGLI ULIVI

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Luca 22,41-43 Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: "Padre, se vuoi,
allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un
angelo dal cielo a confortarlo.

Ecco l'ora delle tenebre, ecco l'Avversario. Lo avevi vinto nel deserto, lo avevi cacciato dal cuore degli uomini mentre annunciavi la Parola. Ora torna, come promesso, per farti credere che è tutto inutile. Inutile: non vedi che i tuoi DORMONO? Inutile: non senti i passi di chi ti ha tradito? Inutile: a chi importa del tuo sacrificio? Un angelo viene a consolarti: che ti avrà detto? Quale parola ti ha sussurrato per l'ultimo e definitivo sì? Certo: ti avrà mostrato noi. Ti avrà mostrato lungo la storia gli uomini e le donne che ti amano.
No Signore, il tuo sacrificio non è stato inutile: io sono qui.

SECONDA STAZIONE – GESU' TRADITO DA GIUDA VIENE ARRESTATO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco14, 43-46 E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". Allora gli si accostò dicendo: "Rabbì" e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono Giuda e la folla. Il peccato crea sottili legami di complicità. Giuda: l'abissale e drammatico mistero della libertà. Quale paura ha scosso il tuo cuore, Giuda? Quale velo ha appesantito il tuo sguardo, così da non
sentire, ultimo appello all'amore, la parola del Maestro che ancora ti chiama AMICO? Davvero credevi che il tuo tradimento sarebbe bastato a sbarazzarti di Dio? Non sapevi che impiccandoti saresti inesorabilmente caduto fra le sue braccia?
Scusa Signore se entriamo nella reggia della luce siamo noi.
Scusa Signore se sediamo alla Mensa del Tuo Corpo per saziarci di Te.
RIT. Così la foglia..

TERZA STAZIONE – GESU' E' CONDANNATO DAL SINEDRIO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 14 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?". Gesù rispose: "Io lo sono! Tutti
sentenziarono che era reo di morte.
Eccoli. Prima assemblea di una lunga stirpe di sapienti e autorevoli che ti condannano e ti dicono: Non è mai esistito, non possiamo conoscerlo.. e il nostro mondo ti ha messo da parte condannandoti inesorabilmente ad essere favola o mito. Eppure un giorno il cuore ci interroga: “Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?”
Allora dovremo rispondere, adorarti o ucciderti, quando ci risponderai “Io lo sono”.. il nome stesso di Dio-

QUARTA STAZIONE – GESU' VIENE RINNEGATO DA PIETRO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Luca 22,60-62 Ma Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. 61Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". E, uscito, pianse
amaramente.
Lo sguardo di Gesù. Uno sguardo, nel sottile greco di Luca, che “guarda dentro”. E Pietro incontra l'amore rifiutato da Giuda. E piange. Per questo pianto noi ti amiamo , Pietro. Per questo essere così simile a noi, incoerente e vigliacco, fragile e scostante. Ma ti amiamo soprattutto per questo singhiozzante pianto di cane fedele, che ti fa grande. Il Signore ti ha scelto a guida dei tuoi fratelli, perché così simile a noi, perché capace di riconoscere i tuoi limiti, perché disposto a lasciarti perdonare e, perciò capace di perdonare. Sì Pietro, noi ti amiamo per il tuo pianto che è il nostro
Scusa Signore quando usciamo dalla strada del Tuo amore siamo noi.
Scusa Signore se ci vedi solo all'ora del perdono ritornare a Te.

RIT. Così la foglia...

QUINTA STAZIONE – GESU' E' GIUDICATO DA PILATO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Matteo 27, 22-23.26 Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!". Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
Che ne facciamo dunque di te Cristo? Ci è insopportabile la tua remissività il tuo amore. Non era più comodo adorare un Dio lontano, da rispettare a distanza? Un Dio a cui rendere conto, inviolabile nella sua perfezione? No. Hai voluto fidarti dell'uomo , osare, donarti. E ora vieni consegnato. La folla che l'altro ieri gridava Osanna oggi ti vuole morto. Pilato fugge l'inquietudine che lo assale, ha troppo da fare. Barabba, il cui nome significa figlio del Padre, è lasciato libero al tuo posto.

SESTA STAZIONE – GESU' E' FLAGELLATO E INCORONATO DI SPINE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Giovanni 19,5 Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!".
La corona di spine, il mantello di porpora, sadico divertimento di annoiati soldati abituati all'orrore, diventano misterioso segno profetico: davvero tu sei Re. Ecco l'uomo, profetizza Pilato. Ecco il nostro vero volto, riconoscibile sotto il tuo volto tumefatto. Ecco l'uomo: in te possiamo riconoscerci e ritrovarci. Solo contemplando il tuo volto come in uno specchio, scopriremo il nostro Io vorrei tanto parlare con Te di quel Figlio che amavi. Io vorrei tanto ascoltare da Te quello che pensavi .quando hai udito che non saresti più stata tua e questo Figlio che non aspettavi non era per Te .

RIT. Ave Maria, ave Maria, ave Maria, ave Maria

SETTIMA STAZIONE – GESU' E' CARICATO DELLA CROCE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 15,20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Vieni condotto fuori dalla città santa, Signore, fuori dalle mura: non si può contaminare il tempio. Dramma dell'uomo: rispetta il simbolo e crocifigge la realtà da essa significata. Fuori dalle mura: QUANTE VOLTE TI METTIAMO FUORI DALLA NOSTRA VITA, quante volte ti chiudiamo in angusti spazi dedicati al Sacro. Sei condotto fuori, tu che sei dentro ad ogni uomo.
Sei condotto fuori, OGGI COME ALLORA.

OTTAVA STAZIONE – GESU' E' AIUTATO DAL CIRENEO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 15,21 Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce
Cadi sfinito dal dolore e dall'angoscia, mentre i soldati ti insultano e ti frustano. Nulla: il legno è troppo pesante. Anche tu come noi sai cosa vuol dire non farcela più. Un uomo uno sconosciuto è costretto ad aiutarti. Non hai voluto il gesto generoso dell'amico che ti soccorra, ma l'aiuto forzato ed impaurito dello sconosciuto. Eppure ci ricorda Paolo, nella prima comunità cristiana troviamo Alessandro e Rufo , figli di Simone. Questo gesto diverrà comunque sorgente di luce per Simone e la sua famiglia.

NONA STAZIONE – GESU' INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Luca 23,27-31 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".
La compagnia della buona morte: un gruppo pietoso che accompagnava i condannati a morte e versava lacrime, che familiari e amici non versavano, sui malfattori finalmente giustiziati. Gesù si ferma , trova il coraggio di parlare: Non piangete su di me. Una parola dura, un servizio alla verità. Gesù non accetta le false lacrime, vuole le vere; non ammette una compassione esteriore, chiede la sequela totale; non gradisce il lamento, vuole la conversione. Piangiamo su noi e sui nostri figli se la nostra fede diventa APPARENZA, ABITUDINE, DOVERE.
Davanti allo spettacolo della croce, le claques non servono, le maschere cadono:
Dio ha bisogno di uomini VERI, non di COMPARSE

Io vorrei tanto sapere da Te se quand'era bambino Tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui. E quante volte anche Tu di nascosto piangevi Madre, quando sentivi che presto l'avrebbero ucciso, per noi.

RIT. Ave

DECIMA STAZIONE – GESU' E' CROCIFISSO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 15, 24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere Eccoti, finalmente l'ora è giunta. La croce ti attendeva: è fatta apposta per te. E' dunque questa la misura del tuo amore per me? Era dunque necessario violare la nostra durezza squarciando la tua carne? Fino a questo volevi arrivare? Ecco: vieni innalzato, Dio è nudo, ha dato tutto. Le braccia tese abbracciano il mondo.
Non bastava la scoperta di un Dio dal volto umano, non bastava la dolcezza delle tue parole, non bastava lo stupore dei tuoi gesti, col sangue volevi sigillare le parole: sappiti amato! Sospeso fra cielo e terra, segno di una Nuova Alleanza, ti consegni alla nostra indifferenza.

UNDICESIMA STAZIONE – GESU' E IL BUON LADRONE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Luca 23,39-43 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?
Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso".

Quando siamo sulla croce, come i condannati, possiamo bestemmiare e maledire il nome di Dio, oppure, come l'altro ladro, dire: “Ricordati di me Signore in Paradiso”. Non chiede la salvezza, gli basta il ricordo, troppo sangue e troppe menzogne nel suo passato per osare tanto, eppure il Signore accetta questa sfacciataggine garbatamente lo salva. Il primo santo ufficialmente canonizzato da Dio è un ladro: abbiamo qualche speranza!
Ma è un ladro che sa dire il vero di sé. Di lui non abbiamo conservato il nome, solo un aggettivo: “buono”.

DODICESIMA STAZIONE – GESU' IN CROCE E SUA MADRE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Giovanni 19,26-27 Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". 27Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
L'ultimo dono, dopo la vita, di Gesù alla sua Chiesa: la madre e lo Spirito, per sempre uniti, dove è la madre, là è lo Spirito. Al discepolo amato da Gesù il Maestro consegna la discepola attenta alla Parola perché impari la sequela. Donna, dice Gesù. Donna: in lei ogni femminilità, ogni tenerezza, ogni bellezza. L'amata e la preferita dal Padre abiterà la casa del discepolo che ha raccolto il battito gonfio d'amore del cuore di Cristo nell'Ultima Cena

Io ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi io benedico il coraggio di vivere sola con Lui ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi per ogni Figlio dell'uomo che muore ti prego così...

RIT. Ave...

TREDICESIMA STAZIONE . GESU' MUORE

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 15, 34.36-37 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce". 37Ma Gesù,
dando un forte grido, spirò.
Un grido che è l'urlo di ogni disperazione. Un grido che ci fa rabbrividire e fermare alle soglie del Mistero, come se, per un attimo, il Dio crocefisso si trovasse ad essere incredulo. L'amore ha travolto gli argini, Dio conosce la disperazione e la colma con l'invocazione “Padre nelle Tue mani consegno il mio spirito”.
Tutto è compiuto, il sì è stato detto, Dio ha dato tutto. Il velo del tempio è squarciato: questo è il volto di Dio cercato dall'uomo. A noi ora di schierarci. Di cadere in ginocchio sbigottiti o di versargli addosso l'amaro aceto dell'incredulità. Il Centurione, pagano, davanti a tanta inattesa tenerezza si arrende e professa la sua fede: “Davvero costui era Figlio di Dio!”

QUATTORDICESIMA STAZIONE – GESU' E' DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Noi ti adoriamo Cristo e ti benediciamo / Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Marco 15,46 Giuseppe d'Arimatéa comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia
L'ultimo gesto d'amore: una tomba. Giuseppe l'aveva fatta per sé:ora te la dona. La sua influenza nel Sinedrio, la sua saggezza, la sua ricchezza non ti hanno salvato, la sua tenerezza e attenzione, ora, ti danno un po' di riposo. Ma non ha da preoccuparsi, Giuseppe. Non lo sa ancora, ma la tomba gli verrà resa intatta.
Quando non abbiamo più nulla da darti, quando sentiamo il nostro cuore freddo come la pietra, quando la nostra vita ci sembra una tomba, facci capire, Signore, che tu ACCETTI e ABITI anche le nostre sconfitte, riempiendole di RISURREZIONE.

Silenzio tutto tace, è tutto finito, tornate pure a casa.
E' stata una bella storia, lo abbiamo seguito, noi speravamo che fosse lui a liberare Israele.
Ma nulla cambierà , il forte vincerà sempre, il misero sarà spazzato via.
Gli uomini religiosi penseranno sempre di manipolare Dio, opprimendo il giusto.
Andiamocene: ci terremo un Dio severo e lontano, giudice imparziale e freddo.
Gesù è morto, la pietra è stata sigillata.
Ma la notte, questa notte, è piena di inquietudine, il silenzio fa rabbrividire.
Dopodomani torneremo, con gli aromi, per imbalsamarlo.
Non abbiamo più lacrime per lamentarci della sua scomparsa,
non abbiamo più stupore per dirci quanto ci hai amati.
EPPURE...questa notte piena di inquietudine è GRAVIDA DI VITA.


Raccogliamoci nel silenzio , quello stesso silenzio al quale ci ha invitato il nostro Papa Francesco, silenzio gravido di benedizione, fecondo di voglia di ricostruire la Chiesa del Signore nei nostri cuori spesso sordi e attenti solamente al nostro io; silenzio perché l’io diventi un noi, certi che quel “voi farete cose più grandi di me” è proprio per TUTTI , per tutti gli uomini di buona volontà.

PADRE NOSTRO
AVE MARIA

 
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