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Papa Francesco è nato Buenos Aires il 17 dicembre 1936, già arcivescovo di Buenos Aires.
E' il 266° Papa della Chiesa Cattolica.
Nato in una famiglia di origine piemontese, ha studiato dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, quindi nel 1958 è entrato a far parte come novizio della Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia.
Dal 1964 ha insegnato per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969. Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a Provinciale dell'Argentina è stato rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel e, nel 1986 è stato in Germania per il completamento del dottorato, prima del ritorno in patria, nella città di Córdoba, dove è diventato direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù.
Il 20 maggio 1992 è nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca. Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998, a seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino. Diventa così primate d'Argentina. Dal 6 novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina.
Dopo la nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, il 21 febbraio 2001 con il titolo di San Roberto Bellarmino, è stato eletto a capo della Conferenza Episcopale Argentina, dal 2005 al 2011
Bergoglio è stato da sempre considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione a Pontefice nel conclave del 2005.
papa Francesco si affaccia dal balcone e prende la parola:
“Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del conclave era quello di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali lo siano andati a prendere quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Grazie per l’accoglienza. E prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI: preghiamo tutti insieme per lui perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”.
Poi il papa con tutta la piazza recita la preghiera per eccellenza, il Padre Nostro. “E adesso incominciamo questo cammino, vescovo e popolo, un cammino di fratellanza.
Preghiamo per tutto il mondo perché ci sia una fratellanza.
Mi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi iniziamo sia fruttuoso per la evangelizzazione di questa città. Vi chiedo una preghiera perché il Signore benedica il vostro vescovo”.
Una preghiera silenziosa, e proprio in un silenzio surreale viste le migliaia di persona a San Pietro, i fedeli pregano con il papa.
“Grazie per l’accoglienza, pregate per me. Domani andrò a pregare la Madonna. Buona notte e buon riposo”.
Buonasera a te, Francesco.
Grazie per avere accettato di essere il vescovo di Roma, la prima fra le Chiese.
Grazie per avere chinato il capo e chiesto la benedizione di Dio attraverso la nostra preghiera.
Grazie per essere venuto dalla fine del mondo per evitarci la fine del mondo ed aprirci alla conversione.
E grazie allo Spirito per averci preso così troppo sul serio.
Adesso camminiamo insieme, come hai detto.