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Era il marzo del 1370 e un mercantile salpò da un porto della Spagna per la penisola italiana; il cielo era limpido e terso e tutto faceva prevedere una navigazione serena. Ma, all'improvviso, come spesso accade in mare, si scatenò una furiosa tempesta.
Le ondate, sempre più alte e paurose, minacciavano di travolgere quella nave solitaria e ben presto l'equipaggio si accorse che non si poteva far nulla per sfuggire alla catastrofe.
A questo punto da una voce, rimasta anonima, si levò il grido: "Signore, salvaci, stiamo per perire!".
Contemporaneamente il capitano, per alleggerire la nave, ordinò che venisse gettata in mare ogni cosa nella speranza di poter salvare almeno la vita degli uomini dell'equipaggio. Rimasero così a bordo solo l'equipaggio e i viaggiatori.
All'improvviso, la tempesta si placò, le nubi di diradarono e ricomparve il sole.
La gioia esplose in quel gruppetto sparuto e angosciato, e tutti si chiesero il perché di questo improvviso mutamento delle condizioni atmosferiche.
Guardando verso il mare si accorsero che di tutta la merce gettata in mare solo una enorme cassa galleggiava: nessuno sapeva che cosa contenesse o a chi appartenesse. Ma, incuriositi, cercarono di recuperarla. Non ci riuscirono.
Il capitano cercò di rimettersi in rotta, ma inutilmente: la nave seguiva misteriosamente quella grossa cassa, che dopo qualche tempo approdò dolcemente sulla spiaggia antistante il piccolo borgo di Bonaria, ai piedi di un convento di Frati Mercedari.
Scesi a terra, i marinai cercarono di aprire la misteriosa cassa, ma non ci riuscirono. Tentarono di spostarla, ma risultò impossibile per l'enorme peso. Anche la gente accorsa dal borgo sulla riva guardava incuriosita e desiderosa di vedere.
La notizia ben presto si diffuse e da ogni parte della vicina città di Cagliari (Caller) sopraggiunsero anche l'arcivescovo Bernardo, il vicerè Alberto Satrillas e altre autorità cittadine.
Erano tutti esterrefatti e impotenti davanti a quella misteriosa cassa; ma a un certo punto si levò dalla folla una voce infantile che invitava la gente a chiamare i frati del vicino convento.
I religiosi accorsero prontamente e, in un'atmosfera di silenziosa attesa da parte degli astanti, con molta facilità aprirono la cassa: quasi increduli per lo stupore, videro una bellissima statua della Madonna con il Bambino e con una candela accesa in mano.