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Lui era un omone robusto, dalla voce tonante e i modi bruschi.
Lei era una donna dolce e delicata. Si erano sposati. Lui non le faceva mancare nulla, lei accudiva la casa ed educava i figli.
I figli crebbero, si sposarono, se ne andarono. Una storia come tante.
Ma, quando tutti i figli furono sistemati, la donna perse il sorriso, divenne sempre più esile, non riusciva più a mangiare e in breve non si alzò più dal letto.
Preoccupato, il marito la fece ricoverare in ospedale. Vennero al suo capezzale medici e specialisti famosi.
Nessuno riusciva a scoprire il genere di malattia. Scuotevano la testa e dicevano: "Mah!".
L'ultimo specialista prese da parte l'omone e gli disse: "Direi semplicemente che sua moglie non ha più voglia di vivere!".
Senza dire una parola, l'omone si sedette accanto al letto della moglie e le prese la mano.
Una manina sottile che scomparve nella manona dell'uomo. Poi, con la sua voce tonante, disse deciso: "Tu non morirai!". "Perché?", chiese lei, in un soffio lieve. "Perché io ho bisogno di te!". "E perché non me l'hai detto prima?".
Da quel momento la donna cominciò a migliorare. E oggi sta benissimo. Mentre medici e specialisti continuano a chiedersi che razza di malattia avesse e quale straordinaria medicina l'avesse fatta guarire così in fretta.
Non aspettare mai domani per dire a qualcuno che l'ami.
Fallo subito.
Non pensare: "Ma mia madre, mio figlio, mia moglie lo sa già".
Forse lo sa.
Ma tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere?
Non guardare l'ora, prendi il telefono:
"Sono io, voglio dirti che ti voglio bene".
Stringi la mano della persona che ami e dillo:
"Ho bisogno di te! Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene".
L'amore è la vita.
Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi.
Chi li distingue è l'amore!
(Don Bruno Ferrero)