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Come ci insegnano gli studiosi, nella Bibbia l’importanza dei numeri non può essere mai sottovalutata.
Non si tratta di semplici indicazioni di quantità o di durata, ma i numeri nella Sacra Scrittura custodiscono un significato molto più intenso e profondo, tutto da scoprire e da esplorare.
Del resto anche nella nostra vita quotidiana, anche se non ci facciamo caso, accade la stessa cosa.
Pensiamo semplicemente quando la mamma, dopo aver chiesto per l’ennesima volta ai bambini di rimettere in ordine la camera, esclama: “Vi ho già detto mille volte di riordinare la stanza!!!”
Magari le volte non sono proprio mille, ma il numero sta a indicare che la povera mamma deve essersi proprio sgolata per farsi ascoltare… ovviamente senza successo!!
Così il numero quaranta nella Bibbia ricorre molte volte, è denso di significato.
Sono quaranta i giorni del diluvio universale, quaranta i giorni passati da Mosè sul monte Sinai, quaranta i giorni impiegati dalle avanguardie del popolo ebraico per esplorare la Terra Promessa, quaranta gli anni in cui il popolo di Israele peregrina nel deserto, quaranta i giorni di cammino del profeta Elia per giungere al monte Oreb, quaranta i giorni che Dio concede a Ninive per convertirsi dopo la predicazione di Giona…
E questo per limitarci solo all’Antico Testamento. Ma non è finita!
Quaranta sono i giorni che separano la Pasqua dall’Ascensione, quaranta sono infine i giorni trascorsi da Gesù nel deserto digiunando e combattendo le tentazioni del diavolo. E’ proprio a questo ultimo “quaranta” che fa riferimento la durata della Quaresima, offrendo ai fedeli un tempo di penitenza e conversione, in preparazione alla Pasqua, come Gesù per quaranta giorni si era preparato nel deserto alla Sua missione pubblica.
Quaranta dice dunque un tempo lungo e opportuno, un tempo sufficente e necessario, un tempo congruo e propizio per prepararsi ad un passo, ad un traguardo, ad una meta, a ricevere un dono!