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“No, il matrimonio di un uomo e di una donna non è la stessa cosa dell’unione di due persone dello stesso sesso.
Distinguere non è discriminare, al contrario è rispettare.
Differenziare per discernere è valutare in modo proprio, non è discriminare.
In un’epoca in cui si insiste tanto sulla ricchezza del pluralismo e della diversità culturale e sociale, è davvero contraddittorio minimizzare le differenze umane fondamentali.
Un padre e una madre non sono la stessa cosa.
Non possiamo insegnare alle future generazioni che è la stessa cosa prepararsi a un progetto di famiglia assumendo l’impegno di una relazione stabile tra uomo e donna e convivere con una persona dello stesso sesso.
Stiamo attenti a che, cercando di mettere davanti un preteso diritto degli adulti che lo nasconde, non ci capiti di lasciare da parte il diritto prioritario dei bambini – gli unici che devono essere privilegiati – a fruire di modelli di padre e di madre, ad avere un papà e una mamma”.
(Card. Jorge Mario Bergoglio, 5 luglio 2010)