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Vergine Santissima di Bevera,
che fin dai remoti tempi hai veduto qui
innalzare un Santuario,
per chiamare vicino al tuo Cuore materno tanti
dei tuoi figli,
e per prodigare a tutti le tue grazie:
ecco che anch’io
vengo umilmente ai piedi tuoi.
Io son misero, ma confido che quanto più
è profonda la mia miseria
tanto più la tua materna pietà sarà
impegnata a soccorrermi e consolarmi.
Amen.
Ave Maria!
In frazione Bevera sorge il Santuario di Santa Maria Nascente, con una facciata di eleganti linee barocche, meta turistica di notevole interesse. Sembra che la sua costruzione sia dovuta a vicende e soprusi da parte di signorotti arroganti di cui scrisse Cesare Cantù. C'era un tabernacolo dell'Immacolata -
La leggenda narra che proprio presso quel tabernacolo apparve la Madonna a una fanciulla minacciata da un prepotente signorotto. In seguito all'interessamento della Famiglia Sirtori, ma anche del Cardinale Federico Borromeo e dello stesso San Carlo, si volle appunto costruire un Santuario (tema ripreso appunto da Cesare Cantù nella Novella "La Madonna d'Imbevera", dove narra di un certo don Alfonso Isacchi, soprannominato l'Orso di Barzago).
Progettato dall'architetto milanese Bernardo Sassi, il Santuario venne consacrato nel 1611. Nel 1750 venne ampliato e furono rifatte la cupola e l'altare. All'interno troviamo affreschi del secolo scorso raffiguranti scene della vita della Madonna.
Particolarmente pregevole è il dipinto su tela che rappresenta Maria e che è l'effigie miracolosa venerata dai fedeli: non se ne conosce l'autore, anche se la si fa risalire al periodo a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
da: http://www.comune.barzago.lc.it