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Amore – don Primo Mazzolari
Ci impegniamo noi e non gli altri -
I fanciulli – don Primo Mazzolari
I poveri fanno paura – don Primo Mazzolari
La Pace a tutti i costi– don Primo Mazzolari
Liberi in Cristo -
No alla bomba -
Non a destra, non a sinistra, non al centro, ma in alto – don Primo Mazzolari
Nostro fratello Giuda – Don Primo Mazzolari
Si cerca un uomo – don Primo Mazzolari
So di essere amato -
Sono anch’io un crocefisso – don Primo Mazzolari
Una storia di mani – Don Primo Mazzolari
Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 – Bozzolo, 12 aprile 1959) sacerdote e scrittore italiano.
Conosciuto come il parroco di Bozzolo, fu una delle più significative figure del Cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento. Il suo pensiero anticipò alcune delle istanze dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II (in particolare relativamente alla "Chiesa dei poveri", alla libertà religiosa, al pluralismo, al "dialogo coi lontani", alla distinzione tra errore ed erranti), tanto da venire definito "carismatico e profetico".
Sul piano politico, infine, i suoi atteggiamenti e la sua predicazione espressero una decisa opposizione all'ideologia fascista e ad ogni forma di ingiustizia e di violenza (tra l'altro nascose e salvò, durante la guerra, numerosi ebrei e antifascisti, come, dopo di essa, anche alcune persone coinvolte nel fascismo ingiustamente perseguitate).
Solo verso quelli che saranno i suoi ultimi mesi di vita, don Primo Mazzolari, ricevette attestazioni di stima dalla Chiesa di Roma.
Nel 1957 l’arcivescovo Montini futuro papa Paolo VI lo chiamò a predicare nella diocesi di Milano e nel febbraio 1959 Papa Giovanni XXIII lo ricevette in udienza privata e lo saluta pubblicamente "Tromba dello Spirito Santo in terra mantovana".