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Pensieri d'amore e di misericordia. Preghiere, lettere e citazioni che
siano di nutrimento per l'anima. |
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Nessuno pertanto dica: Ho ricevuto lo Spirito Santo,
come mai non parlo nelle diverse lingue? Nessuno pertanto dica: "Ho ricevuto
lo Spirito Santo, come mai non parlo nelle diverse lingue?" il nostro spirito per il quale ogni
singolo uomo vive si chiama anima; e guardate che cosa fa l'anima nel corpo. Vivifica tutte le membra, attraverso gli
occhi vede, attraverso le orecchie ode, attraverso le
narici percepisce gli odori, attraverso la lingua parla, attraverso le
mani agisce, attraverso i piedi cammina; è presente contemporaneamente in tutte le
membra per vivificarle; dà la vita a tutte, distribuisce compiti
a ciascuna. L'occhio non ode, l'orecchio non vede,
non vede la lingua né parla l'orecchio o l'occhio, ma tuttavia vive: vive
l'orecchio, vive la lingua. I compiti sono diversi ma la vita è comune a
tutti. Così è la Chiesa di Dio: in alcuni santi
fa miracoli, in alcuni santi proclama la verità, in
altri santi custodisce la verginità, in altri santi custodisce la castità
coniugale, in altri questo e in altri quello: Lo Spirito Santo opera in tutta la Chiesa
ciò che opera l'anima in tutte le membra di un unico corpo. (Sant'Agostino) |
Sant'Agostino
e san Giovanni (1497) Lorenzo Costa
e Giacomo Francia Chiesa di San
Giovanni in Monte, Bologna (Italy) Accanto a S. Agostino, vescovo di Ippona c’è S.Giovanni che regge in mano un calice. Figlio di Zebedeo e Salomè e fratello dell'apostolo Giacomo il
Maggiore, Giovanni prima di seguire Gesù era discepolo di Giovanni Battista.
I vangeli gli attribuiscono un ruolo speciale all'interno della cerchia dei
dodici apostoli. Il luogo e la data di nascita non sono conosciuti.. La
tradizione lo indica come il più giovane degli apostoli, meglio ancora, come
l'unico di questi morto in tardissima età. Giovanni insieme al fratello Giacomo vengono chiamati da Gesù
"presso il Mare di Galilea" mentre sono sulla barca col padre Zebedeo, intenti a riparare le reti da pesca. (Matteo
4,21-22) e (Marco 1, 19-20). Dopo la morte di Gesù, le antiche tradizioni cristiane concordano nel
collocare l'operato di Giovanni in Asia (cioè l'attuale Turchia occidentale),
in particolare a Efeso, con una breve parentesi di esilio nell'isola di Patmos. Giovanni rappresenta un caso particolare tra i dodici apostoli poiché la
tradizione lo indica come l'unico morto per cause naturali e non per
martirio. Oltre agli Atti di Giovanni, alcune indicazioni patristiche sono
concordi nel datare la morte a Efeso sotto l'impero di Traiano (98-117), e
Girolamo specifica la data con precisione al 68° anno dopo la passione del
Signore, cioè nel 98-99. |
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